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Pentatonix @Fabrique Milano: Più Di Un Concerto.

Il 15 Aprile 2015 Milano ha avuto l’onore di ospitare i Pentatonix, un gruppo musicale a cappella del quale avevamo già parlato qualche mese fa a questo link. Usciti vincitori dal talent statunitense “The Sing-Off”,  Scott Hoying ( Baritono ), Mitch Grazzi ( Controtenore ) , Kirstie Maldonado ( Mezzosoprano ) , Avi Kaplan ( Basso ) , Kevin Olusola ( Beatbox e violoncello)  hanno proseguito la loro carriera ottenendo sempre più successo, fino ad arrivare ad organizzare un tour anche in Europa.

Non è sempre così scontato affermarsi anche dopo la fine di un talent; anche da vincitori molti sono gli artisti che sono spariti dalla scena. I Pentatonix hanno invece riscosso un grandissimo seguito, raggiungendo una grande fama e notorietà anche dall’altra parte del mondo. Nonostante il talent fosse di stampo americano il gruppo vocale, facendosi largo tra i video di Youtube, si è reso celebre anche in Italia.

Ero molto curiosa di sentire un gruppo suonare senza strumenti musicali; non sapevo se avrebbero reso allo stesso modo dei video online.

Si sono esibiti al Fabrique di Milano, anche se a mio parere potevano permettersi anche un posto più grande visto il numero di persone. E qui devo ringraziare gli italiani perchè hanno davvero dimostrato un grande affetto verso di loro. Un gruppo si è organizzato portando dei palloncini che giravano per il locale, e delle bolle di sapone che per certe canzoni hanno creato davvero una bella atmosfera.

Sulle note di “Four, Five Seconds” di Rihanna hanno deciso di attraversare il locale in mezzo a noi del  pubblico, accompagnati dal personale per la sicurezza che faceva loro strada.

Una caratteristica che mi interessa sottolineare è che sono instancabili. Si sono divertiti davvero per tutte e venti le canzoni che ci hanno fatto ascoltare, e questo loro modo di fare ci ha davvero contagiato.

La loro scaletta comprendeva al primo posto “Problem“, seguita dall’immancabile Medley di Beyonce poi “Telephone”, “La la latch”, “Love you long time”, “Rather be“. Qui si sono interrotti per qualche minutiìo raccontandoci la loro storia attraverso delle loro foto personali proiettate sul palco, e dando poi spazio a Kevin Olusola che, da solo, si è esibito in “Julio”, una canzone fatta solo da beat e violoncello. Hanno continuato poi con “Papaoutai”, “Opera Moment”, “Aha!”, “Four Five Seconds”, “Breakfree / See Thru”, “Uptownfunk / Let’s Get it On”, “Evolution of Music” (immancabile come il medley di beyonce), “Standing By”, e una loro personalissima canzone : “On My Way Home”. Bellissima.  Hanno diviso il pubblico in tre gruppi, cercando di farci imparare tre delle loro diverse melodie da cantare con loro durante il ritornello. C’è stata davvero una grande  partecipazione dell’audience.

 

Con una sorta di :”Anche se siamo ad Aprile una canzone di Natale va sempre bene”, iniziando così a cantare “That’s Christmas To Me”. Come ultimissima performance per chiudere in bellezza, ci hanno regalato il “Megamix” dei Daft Punk.

Questi ragazzi non hanno bisogno di strumenti musicali, eppure hanno tutto: suoni, melodie e soprattutto carattere. Personalmente apprezzo tantissimo Avi Kaplan, che riproduce un basso davvero incredibile. Nel complesso sono tutti indispensabili e caratteristici. Se dovvessero tornare in Italia è sicuro che tornerei ad ascoltarli.

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