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Le Musiche di GTA VICE CITY: Un Videogame Racconta Gli Anni ’80

Sicuramente molti di voi ci avranno giocato da ragazzini, spesso di nascosto dai genitori, stregati da quella sensazione di onnipotenza generata da un videogioco dove era possibile muoversi in una città gigantesca in cui nulla era proibito: sfrecciare a tutta velocità con moto e macchine rubate e affrontare innumerevoli e spericolate missioni in compagnia del gangster italoamericano Tommy Vercetti, in costante fuga dall’onnipresente polizia.

Di cosa vi sto parlando? Forse avrete intuito che si tratta di uno dei capitoli della controversa serie di videogiochi Grand Theft Auto (spesso abbreviata in GTA), ideata per la prima console Sony Playstation nel 1997; più precisamente del quarto capitolo della saga uscito nel novembre del 2002: Grande Theft Auto: Vice City.

Ambientato nella città immaginaria di Vice City, liberamente ispirata Miami, il videogioco è un tripudio di riferimenti alla cultura pop degli anni ottanta. Fra i tanti vale la pena citare le svariate similitudini con alcuni episodi della leggendaria serie TV Miami Vice (trasmessa dal 1984 al 1989) o con il film Scarface del 1983, in cui un magistrale Al Pacino interpreta “il signore della droga” Tony Montana.

Un’altra caratteristica che ha reso il gioco indimenticabile é senz’altro la sua strepitosa colonna sonora, una delle migliori mai apparse nella storia dei videogiochi, quasi interamente composta da canzoni della prima metà degli anni ottanta selezionate in modo impeccabile dagli sviluppatori.

L'iconica cover di GTA: Vice City.

L’iconica cover di GTA: Vice City.

Attraverso la radio delle automobili e delle moto utilizzate durante il gioco è possibile infatti ascoltare nove diverse frequenze, suddivise per genere in base allo stile e alle scelte dei diversi DJ che le conducono. Soltanto due stazioni non presentano canzoni e sono dedicate alla politica e alle interviste. Fra le stazioni radio troviamo:

-V-ROCK. Condotta da Lazlow, è totalmente dedicata all’hard rock e all’heavy metal (ascolta la radio). 

WAVE 103. Condotta da Adam First, si distingue per le sonorità synthpop e new wave  (ascolta la radio).

EMOTION 98.3. Condotta da Fernando Martinez, raccoglie le migliori power ballad del periodo  (ascolta la radio).

FLASH FM. Condotta da Toni (unica voce femminile), è un misto di scatenati pezzi pop rock deliziosamente orecchiabili  (ascolta la radio).

WILDSTYLE. Condotta da Mr. Magic, è il regno della musica rap, genere che trovò la sua consacrazione proprio negli anni ’80  (ascolta la radio).

FEVER 105. Condotta da Oliver Biscuit, spazia dal soul alla disco music  (ascolta la radio).

ESPANTOSO. Diretta da Pepe, raccoglie il meglio della musica latinoamericana  (ascolta la radio).

K-CHAT. Stazione composta da radiochat ed interviste. Non sono presenti canzoni  (ascolta la radio).

VCPR. Talk Show politico in cui intervengono diversi personaggi e dove non sono presenti canzoni  (ascolta la radio).

La colonna sonora di GTA: Vice City è stata pubblicata anche su CD nello stesso anno di uscita del gioco, ed è ancora reperibile su vari store online in 7 diversi CD (corrispondenti alle 7 stazioni musicali) o in un unico boxset.

Ora voglio dedicare un po’ di spazio a ciò che ha significato per me la colonna sonora di Vice City: quindi ho selezionato per voi le 10 canzoni che più mi hanno colpito tra le oltre 90 presenti nel videogioco e ho spiegato in breve il loro impatto nella storia della musica.

1-“CUM ON FEEL THE NOIZE” QUIET RIOT (V-ROCK)

Esplosiva cover heavy metal, incisa dagli americani Quiet Riot nel 1983, di un pezzo del 1973 della band glam rock inglese degli Slade. La canzone è il brano di punta del loro album più importante: Metal Health del 1983. Ne fecero una cover anche gli Oasis nel 1996 e la pubblicarono come lato B del famoso singolo Don’t Look Back In Anger.

-2 “SHE SELLS SANCTUARY” THE CULT (V-ROCK)

Canzone simbolo di uno dei più brillanti gruppi heavy metal della storia, nato in Inghilterra in un periodo in cui dominavano i sintetizzatori tipici della new wave rispetto alle chitarre dell’hard rock, genere che invece imperversava nel decennio precedente grazie a gruppi come i Led Zeppelin. She Sells Sanctuary, contenuta nell’album del 1985 Love, è un pezzo indubbiamente heavy metal, ma che risente indirettamente delle atmosfere gotiche di un certo tipo di new wave. Il testo della canzoni, come molti altri pezzi dei The Cult, ha vari riferimenti alla tradizione degli indiani Sioux.

 -3 “POISON ARROW” ABC (WAVE 103)

Sonorità synthpop e funky, voce suadente e un sax incalzante: sono questi gli ingredienti di questo celebre pezzo del 1982 degli ABC, gruppo inglese molto simile musicalmente e stilisticamente ai connazionali Spandau Ballet. Apprezzabile anche il video ambientato in un teatro, con il frontman della band Martin Fry che interpreta ben tre diversi personaggi.

-4 “I RAN (SO FAR AWAY)” A FLOCK OF SEAGULLS (WAVE 103)

L’unica canzone sopravvissuta agli anni ottanta del gruppo meteora della new wave A Flock Of Seagulls. Il pezzo, che presenta tre versioni (quella del video è lunga 3:58 minuti), fa parte del loro splendido album d’esordio del 1982. Il videoclip fu prodotto a basso costo, ma risulta ancora oggi di forte impatto: i membri del gruppo si esibiscono in una stanza ricoperta da specchi e carta d’alluminio che ricorda la copertina dell’album (No Pussyfooting) di Robert Fripp e Brian Eno. La stessa copertina, quasi trent’anni dopo, ispirerà gli Strokes per il video di The End Has No End.

-5 “CARS” GARY NUMAN (WAVE 103)

Il pezzo più celebre e orecchiabile di uno dei pionieri del synthpop, passato in seguito al genere industrial rock. La canzone, contenuta nell’album del 1979 Pleasure Principle, parla del senso di sicurezza che l’uomo moderno può trovare nella sua automobile, quasi un universo parallelo in cui ci si può isolare dalla violenza del mondo reale. Gary Numan scrisse il pezzo in seguito ad un episodio sgradevole che gli capitò mentre guidava nel caotico traffico di Londra, quando un altro automobilista cercò di farlo scendere con la forza dalla sua auto dopo un diverbio; tuttavia Numan, a differenza dei personaggi di Grand Theft Auto, si ricordò di bloccare la portiera ed evitò il peggio.

 -6 “MORE THAN THIS” ROXY MUSIC (EMOTION 98.3)

Uno dei pezzi di maggior successo della carriera dei Roxy Music di Bryan Ferry, tratto dall’album Avalon del 1982, ultimo disco del gruppo prima dello scioglimento. Il geniale stile art rock dei primi album con Brian Eno è un ricordo lontanto: Avalon è un grande successo commerciale, ma nel complesso non regge il confronto con il glorioso passato. More Than This tuttavia è una meravigliosa ballata che risente delle influenze della corrente new romantic, molto in voga in quel periodo grazie alla comparsa sulle scene di formazioni come Duran Duran, Spandau Ballet, ABC, Culture Club e Visage. La new romantic a sua volta è debitrice del glam rock degli anni settanta reso celebre da David Bowie, dai T. Rex di Marc Bolan e dagli stessi Roxy Music. L’attore Bill Murray canta la canzone al karaoke in una scena del film Lost In Translation di Sofia Coppola.

-7 “WANNA BE STARTIN’ SOMETHIN'” MICHAEL JACKSON

Quarto singolo estratto dal magnifico Thriller del 1982. Il brano fu scritto dal cantante e dal produttore Quincy Jones per la sorella LaToya Jackson che in quegli anni aveva intrapreso una carriera solista; alla fine Michael Jackson decise di registrarne una sua versione da inserire nell’album del 1978 Off The Wall: tuttavia arrivò ad inciderla solamente nel 1982 per inserirla nel suo album capolavoro. A differenza degli altri singoli dell’album, non uscì alcun videoclip per promuoverne l’uscita; tuttavia il brano ottenne un buon successo ed è tuttora considerato fra le perle della carriera del “re del pop”. Wanna Be Startin’ Somethin’ ha uno stile molto più disco rispetto alle altre tracce di Thriller e presenta un ritmo velocissimo composto perlopiù da percussioni e strumenti a fiato.

“LAST NIGHT A DJ SAVED MY LIFE” INDEEP

Strepitoso successo del 1982 degli Indeep, formazione disco che strizzava l’occhio all’hip hop. La band, composta dal compositore Michael Cleveland e dalla cantanti Rèjane Magloire e Rose Marie Ramsey, fu attiva dal 1980 al 1987 ed è da considerarsi una “one-hit wonder”: l’unico acuto della loro carriera risultò infatti Last Night A D.J. Saved My Life. Il testo della canzone contribuì notevolmente a mitizzare la figura del DJ che aveva cominciato ad acquistare un certo prestigio con l’avvento della disco music sul finire degli anni settanta. Tom Jones utilizzò dei campionamenti del brano nella sua cover di Black Betty del 2002.

 -9 “LOOKING FOR THE PERFECT BEAT” AFRIKA BAMBAATAA & THE SOULSONIC FORCE

Ogni amante dell’hip hop che si rispetti non può non conoscere il DJ Afrika Bambaataa, all’anagrafe Kevin Donovan: fu uno dei pionieri dell’hip hop insieme a Kool Herc e Grandmaster Flash e iniziò a comporre le sue prime tracce quando il rap era ancora un genere di nicchia diffuso solamente nel Bronx. Le particolari sonorità dei suoi brani posero le basi per generi come l’electro funk e l’house music. Looking For The Perfect Beat uscì nel 1983 per dare seguito al precedente successo Planet Rock e si avvalse nuovamente della collaborazioni dei Soulsonic Force. Entrambi i brani furono inseriti nel disco del 1986 Planet Rock: The Album a cui parteciparono anche alcuni membri dei Kraftwerk.

-10 “RUN TO YOU” BRYAN ADAMS (FLASH FM)

Uno dei più grandi successi dell’artista canadese Bryan Adams, superstar del pop rock degli anni ottanta e novanta, ora più attivo come fotografo. Run To You è fra le canzoni più hard rock della sua carriera e il testo tratta il tema dell’infedeltà; è contenuta nell’album del 1984 Reckless, noto anche per la hit Summer Of ’69. Il video del brano fu girato tra Londra e Los Angeles dal regista Steve Barron, uno dei grandi maestri del videoclip anni ottanta, che dirigerà nel 1985 lo strabiliante video di Take On Me degli A-ha.

 

 

 

 

 

 

 

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