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Reunion Guns N’ Roses? Perché Sì, Perchè No.

Negli ultimi anni le voci a riguardo si sono susseguite insistenti, districandosi tra mezze rivelazioni, smentite, insulti e comparsate varie, senza però arrivare a qualcosa di vagamente credibile e definitivo. Questa volta, invece, la notizia sembra vera: i Guns N’ Roses torneranno a calcare i palchi internazionali nella loro formazione storica (o quasi), quella cioè che ha dato vita ad alcuni dei pezzi più memorabili della storia del rock e che non si è più potuta ammirare da metà anni ’90 in poi. Se infatti è vero che dai canali ufficiali della band (che negli ultimi anni è diventata una sorta di porta girevole, visti i continui cambi di formazione) non è trapelato nulla, è altrettanto vero che negli ultimi giorni sono arrivate conferme da due fonti autorevoli. A parlare della reunion, in primis, è stato Scott Weiland, dal 2003 al 2008 cantante dei Velvet Revolver, band in cui ha militato proprio con gli ex-Guns Slash, Duff McKagan e Matt Sorum. Nel giro di qualche giorno, poi, alle parole di Weiland si sono aggiunte quelle di Nikki Sixx, fondatore dei Motley Crue, ma, soprattutto, dei Sixx:A.M., band in cui milita anche DJ Ashba, che è stato chitarrista dei Guns N’ Roses dal 2009 fino a luglio di quest’anno. Sixx infatti, senza troppi giri di parole, ha risposto al tweet di un suon fan che gli chiedeva se secondo lui sarebbe stato giusto un reunion-tour da parte dei Guns in questo modo:

Lo stanno facendo. Lo sanno tutti.

Queste conferme hanno quindi fatto sobbalzare milioni di fan della band di Los Angeles in tutto il mondo, dagli attuali trenta-quarantenni nostalgici della musica della loro gioventù, fino a coloro che sono nati tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 e non hanno mai avuto l’occasione di vedere un’esibizione dei Guns N’ Roses live, se non grazie a Youtube (tra questi ultimi ci sono anch’io, che ho Sweet Child O’ Mine tra i miei primi ricordi legati al rock).

Tuttavia c’è da dire che le riflessioni a mente fredda hanno fatto sì che, nella mia testa, iniziasse a serpeggiare un po’ di scetticismo circa questa reunion (“Sarà una buona idea?”, “Non c’è il rischio che Axl e compagni si trovino costretti a scimmiottare ciò che erano un tempo?”); d’altra parte si sa che spesso, in passato, operazioni di questo tipo hanno portato a pochi risultati positivi. Per tutti noi, quindi, combattuti tra il nostro lato emotivo che ci fa essere eccitati all’idea di rivedere i veri Guns N’ Roses sul palco e quello razionale che invece ci fa temere di assistere ad uno spettacolo pietoso, ho creato questa doppia lista: i cinque buoni motivi per non sperare che i Guns si riuniscano e i cinque buoni motivi per sperare che lo facciano. Leggeteli tutti e fatevi convincere da quelli che preferite (io ho già fatto la mia scelta).

Cinque buoni motivi per sperare che i Guns N’ Roses non tornino insieme

 

  • Operazione economica. Spesso e volentieri, dietro a reunion e ad operazioni simili ci sono quasi solo ed esclusivamente motivazioni economiche. Riguardo ai Guns non sappiamo nulla, tuttavia il sospetto che anche questo sia uno di quei casi non può non venire. Se così fosse, noi fan ne saremmo sicuramente colpiti in negativo e, soprattutto, difficilmente vedremmo dei grandi spettacoli (conoscendo anche l’indole di alcuni membri della band).

 

  • Forma canora di Axl Rose. La voce di Axl Rose si è sempre contraddistinta per il timbro particolare: difficilmente si resta indifferenti nell’ascoltarla, quindi o la si odia o la si ama. Al di là di questo, tuttavia, al frontman dei Guns N’ Roses va dato atto di essersi presentato in pubblico quasi sempre in buone condizioni vocali, soprattutto in relazione ai salti e alle corse che era solito fare avanti e indietro per il palco. Il nuovo Axl Rose, invece, ogni tanto ha lasciato a desiderare da questo punto di vista. Questa, per esempio, è la performance che ha offerto al Rock in Rio del 2011. Io non sarei mai in grado di sopportare una visione del genere.

 

  • Band incompleta. Come dicevo prima, le voci riguardo alla reunion sono ancora ufficiose e non provenienti dai canali ufficiali della band o dei musicisti coinvolti nel progetto. Tuttavia, ciò che pare essere certo è che non tutti i membri del gruppo originario torneranno insieme. Se, infatti, sembra essere sicura la presenza di Axl Rose, Slash e Duff McKagan, al contrario sono sempre più insistenti le voci che vogliono Steven Adler (il primo tra gli artefici di Appetite For Destruction ad andarsene) e Izzy Stradlin lontani da questa reunion, nonostante quest’ultimo sia salito sul palco in qualche occasione al fianco di Axl. Peraltro pare che, in caso di assenza di Steven Adler, non sarebbe nemmeno Matt Sorum (già membro della band dal ’90 al ’97) a sostituirlo, quindi avremmo a tutti gli effetti dei Guns N’ Roses al completo per soli tre quinti.

 

  • Spettacolo peggiore rispetto al passato. Se c’è una cosa su cui purtroppo ci sono pochi dubbi, è il fatto che i concerti di questi “nuovi vecchi” Guns N’ Roses offriranno uno spettacolo peggiore rispetto ai fasti degli anni ’80 e ’90: scordatevi di vedere Axl Rose correre da una parte all’altra del palco (sempre che non speriate di vederlo ricoverato in rianimazione subito dopo) e, probabilmente, dimenticatevi la complicità tra i membri della band che c’era un tempo. D’altra parte stiamo pur sempre parlando di gente che ha detto, l’una dell’altra

“Considero Slash un cancro ed è un bene che sia stato rimosso” (Axl parlando di Slash nel 2009)

oppure

“Duff è un invertebrato” (Slash su Duff McKagan nel 2005).

 

  • Sentire Slash suonare Better. Se non avete mai avuto il coraggio di avvicinare Chinese Democracy (vi capisco), questa è Better, secondo singolo estratto dall’album:

Davvero, ce lo vedete Slash suonare questa roba qui?

Cinque buoni motivi per sperare che i Guns N’ Roses tornino insieme

 

  • Concerto in Italia. Una reunion del genere, viste anche le probabili motivazioni economiche a cui ho già accennato, porterebbe il gruppo ad esibirsi pressoché in tutto il mondo, andando anche a toccare Paesi che in passato hanno goduto poco dei suoi show. Uno di questi, ad esempio, è proprio l’Italia, che ha visto esibirsi la formazione (più o meno) storica della band di Los Angeles solo tre volte, durante lo Use Your Illusion Tour, peraltro in location non proprio di primo livello (due volte allo stadio Braglia di Modena ed una al vecchio Delle Alpi di Torino). Quale occasione migliore quindi per godersi i Guns N’ Roses in un’arena di prim’ordine nel nostro Paese se non proprio durante il loro reunion-tour?

 

  • Rivedere Axl con Slash. Per spiegare questo punto mi basta solo una foto:

Axl Rose-Slash

 

  • Sperare di rivedere performance di un certo tipo – Chapter 1. Se c’è una cosa che non si può negare sui Guns N’ Roses, questa è sicuramente il fatto che abbiano sempre dato spettacolo nel contesto live (nel bene e nel male), incarnando quel mix di divertimento, sregolatezza e ottime performance musicali tipiche della più classica tradizione rock. Vorreste quindi privarvi a priori della possibilità di assistere a performance di questo livello?

(Sì, lo so, in questo video c’è Gilby Clarke al posto di Izzy Stradlin… però possiamo chiudere un occhio, no?)

 

  • Sperare di rivedere performance di un certo tipo – Chapter 2. Prima parlavo di sregolatezza e di spettacolo “nel bene e nel male”, giusto? Ecco, io mi riferivo ad episodi come questo, che hanno contribuito a farmi amare Axl Rose e soci:

 

  • E se dopo il reunion-tour… Si sa che, spesso e volentieri, le idee per i nuovi album nascono proprio nel bel mezzo delle tournée, durante le quali si sfruttano i momenti di pausa per buttare giù versi e riff nuovi. Chi ci vieta di sognare che il fatto di ritrovarsi di nuovo insieme a vent’anni di distanza non faccia venire ad Axl, Slash, Duff e chi ci sarà con loro la voglia di partorire un nuovo album tutti insieme, a circa trent’anni di distanza dal leggendario Appetite For Destruction? Ne sono certo, il solo pensiero provoca a voi, come a me, forti emozioni.
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