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La Breve, Intensa Carriera Dei Police Attraverso 8 Brani Simbolo

Cinque album geniali e innovativi, canzoni di grande successo e lunghe tournée che hanno toccato svariati angoli del globo: in soli otto anni di carriera, prima dello scioglimento nel 1984, i Police sono stati un gruppo fondamentale nell’evoluzione del rock.

Si formano nel 1977, in un periodo di grandi cambiamenti in Inghilterra che si riflettono soprattutto nella scena musicale.

Gordon Sumner (in arte Sting) è un grande appassionato di jazz e con una straordinaria abilità compositiva, Stewart Copeland è un talentuoso batterista affascinato dalla carica esplosiva del punk, mentre Andy Summers è un chitarrista “vecchio stile” dalla grande esperienza.

Il nome del gruppo viene scelto da Copeland, figlio di un ex agente della CIA, con un evidente riferimento ironico alla professione del padre e all’atteggiamento ostico del movimento punk verso le forze dell’ordine.

Riescono ad affermarsi con l’audace brano Roxanne e l’album d’esordio Outlandos d’Amour del 1978. Punk, hard rock britannico con evidenti riferimenti agli Who e ai Led Zeppelin, forti influenze reggae e testi colti e raffinati: è questo il prodotto che i Police offrono al pubblico che reagisce subito con enorme entusiasmo.

I Police sul palco del Reunion Tour del 2007.

I Police sul palco del Reunion Tour nel 2007.

La velocità e la qualità degli album che riescono a produrre, nonostante il costante impegno con le esibizioni dal vivo, è impressionante e rarissimo nella storia del rock: dopo il primo album escono in successione Reggatta De Blanc (1979), Zenyatta Mondatta (1980), Ghost In The Machine (1981) e, dopo un breve periodo di pausa, il loro capolavoro Synchronicity (1983).

Lo scioglimento arriva nel 1984 a causa di vari contrasti. Sting è un frontman atipico, capace di emozionare il pubblico senza essere mai sopra le righe, tuttavia quando scende dal palco è piuttosto scontroso sia con i compagni della band che con i giornalisti e, consapevole delle sue illimitate capacità, cerca di prendere il totale controllo artistico sulla produzione del gruppo.

Summers cerca di adeguarsi mentre Copeland non ci sta: si arriva così allo scioglimento di una formazione che ha saputo evolversi continuamente nel giro di pochi anni, fino ad arrivare ai massimi livelli raggiunti dal pop rock e distaccandosi dalla nascente corrente new wave per offrire un sound originalissimo. I tre intraprendono carriere soliste, ma solo Sting riuscirà ad ottenere un grande successo.

Si riuniscono nel 2007 per celebrare i trent’anni dall’ uscita del loro primo singolo Fall Out con un lunghissimo tour sulle ali della nostalgia.

Ora andiamo ad ascoltare e ad analizzare in breve i loro otto brani più significativi:

-Next To You, 1978.

Traccia iniziale del primo album Outlandos d’Amour, è considerata l’unica vera e propria canzone punk dei Police. Tuttavia è lontana dalle tematiche di lotta politica tipiche del genere tanto che Summers e Copeland avrebbero voluto cambiarne il testo, ma alla fine Sting decise che doveva essere una canzone d’amore. Scelta azzeccata che verrà poi ripresa da altre formazioni punk negli anni a seguire. A livello strumentale, il brano si contraddistingue per la fenomenale batteria di Copeland, potente e velocissima.

-So Lonely, 1978.

Seconda traccia di Outlandos d’Amour, non riuscì ad entrare in classifica alla prima pubblicazione mentre raggiunse la sesta posizione quando venne ripubblicata nel 1980. Il ritornello si ispira chiaramente alla canzone reggae per eccellenza: No Woman, No Cry di Bob Marley.

-Roxanne, 1978.

Pezzo forte del primo album, presenta chiare influenze reggae ed è uno dei brani più apprezzati della band, soprattutto per il testo audace che affronta il tema delicato dell’amore tra una prostituta e un suo cliente che vuole convincerla a cambiare vita.

Molte emittenti inglesi si rifiutarono di trasmetterla per parecchi mesi e ottenne il meritato successo solo l’anno seguente, soprattutto in America.

-Message In A Bottle, 1979.

Primo singolo estratto da Reggatta De Blanc dove le prodezze strumentali di Summers e Copeland accompagnano la voce calda e suadente di Sting, qui ai massimi livelli. La metafora dell’uomo sperduto che cerca aiuto inviando messaggi in una bottiglia, raccontata nel testo, esprime con particolare efficacia il senso di solitudine interiore di molti giovani e diventa presto un inno della Generazione X.

-De Do Do Do, De Da Da Da, 1980.

Secondo singolo estratto dal terzo album Zenyatta Mondatta, come gli altri brani del disco presenta sonorità più pop rock rispetto ai precedenti lavori.

Il testo tratta il tema dell’attrazione della gente verso le canzoni semplici e orecchiabili. Il titolo si ispira infatti a grandi successi commerciali dei primi anni sessanta come Da Doo Ron Ron e Doo Wah Diddy Diddy di gruppi ormai dimenticati.

-Every Little Thing She Does Is Magic, 1981.

Secondo singolo estratto dal quarto album Ghost In The Machine, è una canzone sentimentale scritta parecchi anni prima da Sting e riadattata allo stile dell’album.

Ghost In The Machine è l’unico disco dei Police che può essere annoverato nel filone new wave. La musica è molto più cupa rispetto agli album precedenti e vengono utilizzati per la prima volta sax e sintetizzatori.

-Every Breath You Take, 1983.

Primo singolo estratto dall’album Synchronicity, è ritenuta una delle più belle ballate della storia della musica pop. Diretta discendente della canzone del 1961 di Ben E. King Stand By Me, ne riprende infatti il giro di basso iniziale che è anche il “leit motiv” della canzone.

Venne scritta da Sting mentre stava divorziando e, nonostante sia spesso considerata come una tenera canzone d’amore, fa riferimento ad un personaggio cupo e sinistro che sembra controllare i comportamenti della persona a cui si rivolge la canzone.

-Synchronicity II, 1983.

Terzo singolo estratto da Synchronicity, è la canzone che esprime al meglio l’anima filosofica del disco. Naturale seguito del brano di apertura Synchronity I, affronta il fenomeno della sincronicità introdotto dal filosofo tedesco Carl Gustav Jung per spiegare la correlazione e la coincidenza degli stati psichici di una persona con eventi esterni che accadono nello stesso tempo, ma fuori dalla propria sfera percettiva, o con eventi futuri che verranno verificati solo successivamente.

Il fenomeno si riflette nella storia raccontata nel testo, quella di un uomo che vive una vita terribile e deprimente.

In ambito strumentale è Andy Summers a salire in cattedra abbandonando il suo stile pulito in favore di un suono epico ed elettrizzante.

Il video è diretto da Godley & Creme, già famosi per aver lavorato a videoclip di Ultravox e Duran Duran, che catapultano i membri della band in uno scenario post-apocalittico.

 

 

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