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La Tecnologia cambierà per sempre la Musica: Il “Caso Droni” al Super Bowl.

È un periodo in cui la musica sta incominciando a risentire in maniera importante dello svilupparsi delle tecnologie. Non stiamo parlando di nuovi metodi di missaggio o di nuove metodologie di riproduzioni sonore, le quali sono in costante aggiornamento ma sembrano essere arrivati ad un livello qualitativo stabile e importante; ci stiamo riferendo all’industria e allo sviluppo dello show business con particolare attenzione al mondo relativo alle arti visive ed alle tecnologie che possono arricchire una performance musicale, rendendola sempre di più un’esperienza immersiva per il pubblico.

Il caso Superbowl.

Avete visto lo show di Lady Gaga al Super Bowl? Nel caso la risposta fosse negativa non disperate, per capire di cosa stiamo parlando vi basterà guardare il primo minuto QUI o in alternativa:

Bene, ora ci siamo. Vi sarete sicuramente accorti che alle spalle di Lady Gaga sono presente tante “lucine” che si muovono con ordine e creano degli effetti interessanti e unici in uno spazio aperto.

LE 3 CONFESSIONI:

  1. Sì sono riprese vere, e non sono state fatte a computer.
  2. Le lucine in realtà sono dei droni programmabili che sono attrezzati con luci a Led. I droni si muovono in gruppo come uno stormo “addestrato”.
  3. Le riprese non sono state fatte in diretta, bensì registrate in precedenza, qualche giorno prima dello show. L’effettivo live è iniziato dopo il salto di Lady Gaga.

Ma come hanno fatto?

I 300 droni utilizzati provengono da un vero e proprio colosso dell’elettronica mondiale. La Intel ha infatti fornito i droni che hanno reso possibile lo show. Il modello utilizzato è l’ Intel Shooting Star. Come potete vedere in figura sono destinati all’intrattenimento, le eliche coperte garantiscono una grande sicurezza, e la struttura è molto solida nonostante le piccole dimensioni.

Questi droni sono completamente programmabili da remoto ed eseguono i movimenti in base a quello che viene indicato loro dal computer centrale, sia in termini di movimenti che di gestione di luci ed effetti scenici.

Non ci è stata fornita una specifica sul modo in cui collaborano tra di loro, quello che immaginiamo è che ognuno di loro venga gestito da un computer centrale che tenga conto dell’intera area in cui lavorano e grazie a servizi GPS precisi ed efficienti, riesca a muoverli in base alle esigenze.

Svelato il mistero delle luci, veniamo allo show vero e proprio dove la regia di Hamish Hamilton ha avuto bisogno di un grande lavoro tecnologico. Effetti scenografici, fuochi e fiamme, ed ogni genere di mezzo per rendere quanto più d’impatto possibile lo show.

Molto interessante è stato l’utilizzo delle luci che hanno caratterizzato la performance. A tutte le persone presenti sugli spalti è stato chiesto di accendere i flash degli Smartphone per creare un muro di luci. A tutti i partecipanti presenti sul prato è stato fornito un gadget utile a creare dei giochi di luce.

(Photo by Al Bello/Getty Images)

Questa “bacchetta” rispondeva in maniera chiara a comandi centralizzati e si sono venute a creare figure molto interessanti. Non ci è dato sapere il funzionamento delle stesse; il procedimento ricorda molto quello utilizzato dai Coldplay nel loro tour del 2012, dove i braccialetti colorati (Xylobands) avevano reso unico l’evento. Il loro funzionamento era gestito da  tecnologie Radio che comandavano i braccialetti facendoli illuminare nel modo opportuno.

 

 

 

 

 

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