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Arena CampoVolo: L’aeroporto della Musica

L’Arena Campo Volo di Reggio Emilia è una delle aree spettacoli più capienti in Italia e da almeno due decenni ospita i maggiori artisti nazionali ed internazionali per mega concerti ma, nonostante ciò, questi eventi rimangono rari e vengono sempre colpiti da polemiche su vari fronti.

Dal Monsters of Rock del 1992 alle varie date di Ligabue in questa arena, passando per gli U2 nel 1997 e il concerto di beneficenza per il terremoto del 2012, molti reggiani e italiani si chiedono perché non ci sia almeno un concerto all’anno di queste dimensioni.

Il palco del concerto degli U2 nel 1997 a Reggio Emilia, circa 146mila persone

Il palco del concerto degli U2 nel 1997 a Reggio Emilia, circa 146mila persone

Da tempo è in corso una diatriba tra alcuni consiglieri comunali e l’ente che gestisce l’aeroporto dalla quale sembra che non uscirà mai niente di concreto, ma la luce alla fine del tunnel potrebbe venire proprio dallo staff di Ligabue, più precisamente dal suo manager Claudio Maioli, il quale ha dichiarato più volte di voler investire tempo e risorse in un progetto che renda l’area un vero e proprio concertodromo.   La via da seguire potrebbe quindi essere quella di un gruppo di investitori privati che finanzino il progetto.

Il concerto di beneficenza Italia Loves Emilia, nel 2012. Circa 150mila persone

Il concerto di beneficenza Italia Loves Emilia, nel 2012. Circa 150mila persone

Al di là delle questioni politiche, non ci si
spiega come mai un’occasione così unica per l’Italia di uscire dalla periferia dei mercati discografici mondiali non venga colta al volo. Ogni amante dei grandi concerti sarà sicuramente infastidito dalle lunghe attese che si creano prima di vedere il proprio gruppo preferito in una data italiana. Gli esempi sono ormai molti: Muse, Beyoncé, Coldplay e tanti altri che fanno tappa nel nostro Paese molto più di rado rispetto al resto d’Europa.

 

Il video de Il meglio deve ancora venire live a Campovolo 2.011, di Ligabue

Le poche date fatte in Italia da questi artisti hanno confermato che siamo un popolo di fan e proprio per questo non è chiara la ragione per cui non si investa in questo tipo di eventi, che non sono semplici concerti ma vere e proprie feste all’insegna della musica e dell’incontro tra persone provenienti da tutto il paese.

L’area è infatti così estesa e sfruttabile che sono sempre stati predisposti dei grandi spazi per campeggiare e pernottare con tende e caravan nei giorni precedenti e successivi al concerto. In più, con questo tipo di allestimento, verrebbe praticamente annullato il problema dell’irreperibilità dei biglietti, poiché può ospitare più di 150mila persone, e offrirebbe una qualità sonora molto superiore a quella di uno stadio di calcio, grazie ad una disposizione molto più uniforme del pubblico e allo spazio aperto.

La mappa dell’arena inclusi i parcheggi dell’ultimo concerto di Ligabue a Campovolo

La mappa dell’arena inclusi i parcheggi dell’ultimo concerto di Ligabue a Campovolo

A questo proposito è possibile non solo l’attività concertistica ma anche l’ipotesi di festival della musica di vario genere e di durata maggiore come già ne esistono: Sziget Festival, Tomorrowland, Sonisphere Festival, Bregenzer Festspiele e molti altri infatti sorgono in aree simili e sono molto redditizi sotto ogni aspetto.

Non ci resta, come fan e ascoltatori, che sperare nella concretizzazione di tutti questi buoni propositi per godere della migliore musica mondiale senza dover necessariamente andare all’estero o aspettare troppo tempo.

 

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