I Am Electro

L’Universo Frico-Disco dei Fare Soldi

La musica da dancefloor in Italia, forse più che negli altri paesi del mondo, è in continua mutazione: dalla minimal alla trap, passando per la dubstep e la fidget. Il pubblico si stanca presto, cerca sempre il nuovo a tutti i costi e di conseguenza gli artisti hanno spesso carriera breve. Una scoppiettante eccezione in questo panorama è rappresentata dai Fare Soldi, ovvero i DJ e produttori Luka Carnifull (Luca Melloni) e Santana Pasta (Davide Piva), amici da una vita e originari di Udine. Iniziano a fare musica insieme quasi vent’anni fa e rilasciano il primo album nel 2002 con l’etichetta da loro fondata Riotmaker Records (che ha in scuderia band navigate come gli Ex-Otago e gli Scuola Furano) utilizzando per la prima volta lo stravagante nome di Fare Soldi. Da quel momento in poi non si fermano più: iniziano a sfornare strepitosi remix di leggende del pop (Madonna, Duran Duran, The Clash, Van Halen, Stevie Wonder) e produzioni originali dai titoli spesso esilaranti presenti in vari album, EP e talvolta solamente su YouTube o sul loro ricchissimo profilo di SoundCloud: Disco Durello, I Wanna Feel Collins, Il Vecchio e il Mullet, Gli Occhi di Bud Spencer, Tutti Brutti, Cassa Forte tanto per citarne alcune.

 

Per definire il loro sound utilizzano la singolare espressione frico-disco che racchiude molteplici significati. Così come il frico (piatto tipico friulano) è grasso e gustoso, il loro groove é ricchissimo di influenze di vari generi, tra passato e presente, senza mai rinunciare a quella cassa dritta che fa tremare il dancefloor. Fra le tante ispirazioni possiamo annoverare la disco anni 70/80, il funk, la techno “old school”, la french touch (l’album Discovery dei Daft Punk in primis), l’house di Armand Van Helden (di cui hanno remixato il pezzo Barbra Streisand del suo progetto Duck Sauce) e i Soulwax. La loro infinita cultura musicale è strettamente collegata alla passione per il collezionismo: possiedono infatti centinaia di vinili di ogni genere acquistati fino da quando erano ragazzini, da cui amano pescare dei sample da inserire nei brani, spesso stravolgendoli a loro piacimento. Sono riusciti a portare la frico-disco in tutto il mondo con dei dj set così intensi ed energici da far resuscitare i morti , esibendosi con delle vistose giacchette dorate con cui non avrebbero sfigurato allo Studio 54.

Da un paio di anni hanno creato una serata super gettonata nella loro Udine denominata VenerdìCredici, nella quale afferiscono moltissimi giovani anche da molto lontano; come scritto nelle info della pagina Facebook “é un house party nudo e crudo, per chi vuole divertirsi senza menate”. Quindi niente tavoli e liste, entra chi arriva prima e si balla e si suda fino al mattino. Una serata d’altri tempi  che forse solamente in una bellissima ma spesso dimenticata città di confine come Udine poteva realizzarsi.

Nel corso degli anni sono rimasti sempre fedeli al loro sound fuori dal tempo a discapito di una maggiore notorietà e hanno sempre prodotto tracce di altissima qualità per etichette prestigiose come Kitsuné, Ministry Of Sound e Southern Fried Records. All’inizio del 2013 sbancano la classifica del sito Hypemachine, la “scatola magica” che contiene la musica più cool e innovativa selezionata da quasi 700 blog musicali in tutto il mondo, grazie allo strepitoso remix di No Diggity dei Blackstreet.

I loro remix e produzioni sono stati inclusi durante gli ultimi anni nei dj set di grandi nomi come A-Trak, Armand Van Helden e i maghi della french touch Alan Braxe e Dimitri From Paris. Nel gennaio di quest’anno hanno pubblicato 21+, l’album della piena maturità artistica con la preziosa collaborazione di artisti quali Sam Sparro, l’italiano Godblesscomputers e Mc Divine. La critica italiana ed internazionale ha accolto l’opera con grande entusiasmo e critiche lusinghiere, ma purtroppo c’è da chiedersi perché invece le grandi major discografiche non abbiano spinto a dovere un album così energico e divertente, ma anche molto raffinato che arricchisce ulteriormente la lunga tradizione dell’house all’italiana, a dire il vero un po’ infiacchita negli ultimi anni.

In questa calda estate 2016 i Fare Soldi non hanno certo messo in pausa la macchina del groove: sono in giro per dj set in vari festival lungo tutta la nostra penisola e hanno recentemente prodotto un pregevolissimo remix del brano L’Ultima Festa, cavallo di battaglia del chiacchieratissimo cantautore synthpop Cosmo. Molti di voi si chiederanno se i Fare Soldi alla fine abbiano “fatto i soldi” per davvero….l’unica cosa che posso dirvi è che sicuramente non sono ricchi e probabilmente non lo diventeranno in futuro, a meno che non inizino a produrre EDM. E questo spero che non accada mai.

 

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