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AVONMORE: L’Ultimo Colpo Di Classe Del Dandy Del Rock

Bryan Ferry è un artista che non ha bisogno di troppe presentazioni: alfiere del glam rock con i Roxy Music dal 1971 al 1983 ha poi intrapreso una carriera solista di grande successo che continua ancora oggi.
Voce duttile e raffinata, eredità dei “crooner” degli anni ’50, abbigliamento sempre impeccabile e movenze sul palco estremamente sensuali e mai volgari: sono questi gli ingredienti del suo successo.
“Avonmore”, uscito il 23 novembre 2014, segna il ritorno di Ferry a quello stile funky-pop con cui aveva deliziato il mondo della musica negli anni ’80, prima con l’album “Avalon” insieme ai Roxy Music e in seguito con “Boys And Girls” da solista.
Questo dopo la parentesi jazz/dixieland del disco “The Jazz Age” del 2012, di cui uno dei brani venne scelto per la colonna sonora del film “Il Grande Gatsby” di Baz Luhrmann con Leonardo Di Caprio.
Il disco si avvale della collaborazione di vere e proprie leggende come Nile Rodgers, ex chitarrista degli Chic e produttore di successo, Johnny Marr, già chitarrista degli Smiths di Morrissey e dei Modest Mouse e ora attivo come solista, nonché di Mark Knopfler, ex leader dei Dire Straits.
A questi si aggiungono Marcus Miller, Guy Pratt, Neil Hubbard e il dj norvegese Todd Terje.
Le dieci tracce dell’opera, che hanno come elemento comune nei testi il senso di malinconia provocato dall’amore perduto, si susseguono attraverso una maestosa parata di chitarre virtuose, tastiere, sassofoni e drum machine: il tutto è perfettamente amalgamato per sostenere la voce di Ferry, divenuta col tempo più roca e flebile, ma dall’’intensità ancora sorprendente.
“Avonmore” non apporta certo novità sostanziali nel panorama musicale odierno, ma risulta comunque essere un disco di una freschezza rara.
Fra le tante vecchie glorie del rock ancora musicalmente attive Bryan Ferry riesce ancora ad emozionare, grazie anche allo straordinario team di musicisti che lo supportano.
Le canzoni dell’album di maggiore impatto sono senz’altro “Loop De Li”, “Lost”, “Soldier Of Fortune” e “Johnny And Mary”.
“Loop De Li” e “Lost” rappresentano uno struggente ritorno al passato: la prima, uscita come singolo per il lancio dell’album, annovera ben sei chitarristi tra i quali spicca Nile Rodgers, mentre la seconda è una naturale continuazione del suo successo del 1985 “Slave To Love”, e in cui l’inconfondibile chitarra di Mark Knopfler accompagna la migliore interpretazione del cantante di tutta l’opera.
“Soldier Of Fortune” risente invece della forte impronta di Johnny Marr che, discostandosi dalla sonorità degli altri brani, si prodiga in morbidi arpeggi dal sapore country-rock.
“Johnny And Mary”, infine, è una cover elettronica della famosa canzone dell’artista new wave Robert Palmer in cui la musica del dj norvegese Todd Terje si combina egregiamente con la voce roca e seducente di Ferry, trascinando l’ascoltatore in un’atmosfera surreale.
Francamente non ci si poteva aspettare di più da questo “dandy del rock” che, alla soglia dei settant’anni, non ha certo perso la sua eleganza irresistibile.

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