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Pop e Serie TV: 10 Momenti in cui la Musica è Protagonista

Ormai da parecchi anni il ruolo delle serie TV ha raggiunto una tale importanza  da avvicinarsi al cinema e in alcuni casi addirittura a superarlo. A partire dagli anni ’90 grandi registi sono approdati in TV rivoluzionando lo stile di questi spettacoli prodotti in prevalenza negli USA, spesso in collaborazione con case di produzione europee. L’avvento prima delle pay TV come SKY e HBO e poi delle piattaforme online come Netflix che hanno cominciato a produrre serie TV originali, insieme alla crisi delle sale cinematografiche e la quasi totale scomparsa dei negozi di noleggio e acquisto di home video come Blockbuster, hanno rafforzato sempre di più queste fiction caratterizzate da una forte serialità. Quindi è sempre più facile trovare giovani che sanno o poco o nulla di cinema, ma tutto delle serie televisive. Da un lato questo può essere positivo perchè avvicina i ragazzi a spettacoli di buon livello, dall’altro presenta aspetti negativi perchè molti di loro, non avendo una benchè minima cultura cinematografica, non hanno sviluppato un senso critico necessario a riconoscere le serie di spessore da quella spazzatura, limitandosi ad un malsano “binge watching”. Ma è questa è una questione su cui vi potrei annoiare per delle ore e voi siete su YMW per sentire parlare di musica. Le serie tv infatti, così come il cinema, trovano grande giovamento da colonne sonore di grande impatto, ma spesso vanno anche oltre: canzoni di famose popstar appaiono durante gli episodi o addirittura gli stessi artisti partecipano alle serie spesso interpretando sè stessi e cantando alcune delle loro canzoni più memorabili. Ora immergiamoci in un viaggio che va dagli anni ’80 agli anni 2010, attraverso 10 spezzoni tratti da alcune delle migliori serie TV degli ultimi trent’anni in cui la musica la fa da padrone.

-10 IL TRONO DI SPADE: “THE RAINS OF CASTAMERE”, SIGUR RÓS, 2014

Il Trono di Spade, tratta dal ciclo di romanzi “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” di George R. R. Martin, è la serie di genere fantasy più seguita di tutti i tempi. Il mondo immaginario di Westeros ed Essos ha un’ambientazione di carattere medievale e le musiche di conseguenza seguono questo stile. Tuttavia già nei titoli di coda dell’ultima puntata della seconda stagione è possibile ascoltare l’inno che consacra la forza distruttrice della casata dei Lannister, The Rains Of Castamere, con il testo scritto da Martin in persona e la splendida esecuzione del gruppo americano dei The National. Nella quarta stagione gli sceneggiatori alzano il tiro e, approfittando di una nuova versione (decisamente più cupa) della stessa canzone registrata stavolta dagli islandesi Sigur Rós, fanno apparire nell’episodio 2 della quarta stagione gli stessi membri della band in veste di menestrelli, mentre eseguono il brano durante il matrimonio del re Jeoffrey Baratheon. Lo stesso re, famoso per la sua crudeltà e il carattere irascibile, scaccia i musicisti scagliandoli contro una manciata di monete.

-9 FRIENDS: “WITH OR WITHOUT YOU”, U2, 1995

Chi non ha mai visto un episodio di Friends? Un cult degli anni ’90 capace di rivitalizzare il genere sitcom e lanciare la carriera di future star come Jennifer Aniston. Il prestigioso giornale Hollywood Reporter (forse esagerando un pochino) la piazza al primo posto nella sua classifica dei migliori telefilm della storia della TV americana. Fra le numerose canzoni presenti nei vari episodi, una delle migliore è sicuramente With Or Without degli U2, contenuta nel capolavoro del 1987 The Joshua Three. La canzone appare nell’episodio 8 della seconda stagione, quando Ross dedica la canzone a Rachel attraverso un programma radiofonico per farsi perdonare di un suo comportamento sgradevole. Un momento breve ed emozionante, che si conclude bruscamente e in modo esilarante. In pieno stile Friends.

-8 I ROBINSON: “I JUST CALLED TO SAY I LOVE YOU”, STEVIE WONDER, 1986

Proviamo a lasciar perdere per un attimo le malefatte di Bill Cosby, recentemente condannato per aver abusato per anni di giovani donne, e consideriamo solamente il suo ruolo del divertentissimo padre di famiglia Cliff nella mitica serie de I Robinson (in inglese The Cosby Show) una delle più brillanti black sitcom di sempre, seconda solamente a Willy Il Principe di Bel Air. Durante le sue 8 stagioni la serie ha avuto come ospiti numerose icone della musica popolare, come l’icona del blues B.B. King, e nell’episodio 18 della seconda stagione appare nel ruolo di se stesso  la leggenda della Motown Stevie Wonder. L’artista tampona erroneamente con la sua limousine (no, non guidava lui ahahah) la macchina di Theo e Denise, due membri dei Robinson, e per scusarsi invita tutta la famiglia nel suo studio di registrazione. Nasce così un divertente siparietto in cui Stevie Wonder canta insieme a tutti i membri della famiglia Robinson la canzone I Just Called To Say I Love, vincitrice di un premio Oscar appena l’anno prima per la colonna sonora del film La Signora In Rosso del compianto Gene Wilder.

 -7 THE O.C. : “MR.BRIGHTSIDE”, THE KILLERS, 2004

The O.C., andata in onda dal 2003 al 2007, ha avuto sui teenager di tutto il mondo un’influenza simile a quella di Beverly Hills90210: in questo caso però gli amori, i tradimenti e il passaggio all’età adulta di un gruppo di ricchi, belli e problematici adolescenti non si svolgono nell’esclusivo quartiere losangelino di Beverly Hills, ma una cinquantina di miglia più a sud, nell’agiata e assolata contea di Orange. Le vicende della cittadina di Newport Beach, sconvolta dall’arrivo del giovane ribelle Ryan Atwood nella famiglia Cohen, sono spesso accompagnate da un colonna sonora tipicamente indie e alternative rock. Non mancano nemmeno i cameo di importanti band della scena, come dei giovanissimi The Killers nell’episodio 4 della seconda stagione. Brandon Flowers e compagni si esibiscono nel locale The Bait Shop mentre alcuni personaggi della serie come il già citato Ryan, Seth, Lindsay e Alex sono impegnati in un’uscita a quattro. La band esegue in successione due brani tratti da Hot Fuss, il loro album d’esordio: Smile Like You Mean It e la magnifica Mr.Brightside.

-6 I GRIFFIN: “TAKE ON ME”, A-HA, 2005

Sono innumerevoli i momenti cult legati alla musica nel geniale e irriverente cartoon creato dal poliedrico Seth McFarlane. Lo stesso autore è infatti un ottimo cantante dalla voce baritonale e negli ultimi anni ha pubblicato ben tre album dalle sonorità parecchio simili a quelle del suo idolo Frank Sinatra. Fra i vari riferimenti musicali presenti negli episodi dei Griffin, traspare la passione di MacFarlane per la cultura popolare negli anni ’80, anche nei suoi aspetti più kitsch, essendo stato il decennio in cui era un teenager e cominciava ad appassionarsi al mondo dell’animazione e della musica. In questo spezzone tratto dall’episodio 8 della quarta stagione troviamo Chris Griffin varcare le porte di un mondo parallello mentre cerca del latte nel reparto frigo: si trova catapultato nel magico video di Take On Me del gruppo synthpop norvegese degli A-Ha, il video musicale più iconico degli anni ’80 e uno dei più belli della storia per creatività e tecniche di montaggio.

-5 BREAKING BAD: “BABY BLUE”, BADFINGER, 2013

L’ultima scena dell’epopea di Walter White, da mite professore di chimica a potente signore della droga con lo pseudonimo di Heisenberg. La geniale serie creata da Vince Gilligan che ha consacrato il talento di Bryan Cranston ha una solo controindicazione: può creare dipendenza nella spettatore quasi quanto la crystal meth prodotta da Heisenberg e dal suo aiutante Jesse Pinkman (interpretato da Aaron Paul). In questa commovente scena finale della quinta e ultima stagione Walter White, definitivamente solo e ferito gravemente, si mette a contemplare con nostalgia gli strumenti con cui era solito “cucinare” la metanfetamina. In sottofondo la splendida canzone Baby Blue del gruppo pioniere del power pop Badfinger. La scelta del brano non è per niente casuale: il titolo infatti rimanda infatti all’insolito colore blu della crystal meth prodotta dai due soci e il testo è particolarmente triste e nostalgico.

-4 I SIMPSON: “HAPPY BIRTHDAY”, RAMONES, 1993

Molti di voi sono cresciuti con questa mitica serie animata in onda da ben 27 anni e acclamata dalla prestigiosa rivista TIME come la “miglior serie televisiva del secolo”. Una cosa riguardo all’opera di Matt Groening è assolutamente innegabile: nessuna serie TV ha mai avuto un impatto così forte nella cultura popolare come I Simpson. L’arguta satira verso la società americana ha fatto scuola e ha rivoluzionato il concetto di cartone animato, fino a quel momento destinato quasi esclusivamente ai bambini. Nonostante gli autori de I Simpson abbiano recentemente annunciato la ventottesima stagione, è da qualche anno ormai che la serie ha perso l’incredibile vena satirica tipica delle prime dieci stagioni. The Who, U2, The Rolling Stones, Aerosmith: sono innumerevoli le rock band che si sono prestate ad apparire nella serie cantando le loro canzoni e doppiando i loro alter-ego animati. Una delle apparizioni più memorabili è senz’altro quella dei Ramones (episodio 4 della quinta stagione) ospiti sgraditi al compleanno del signor Burns e scambiati da lui stesso per i Rolling Stones. Joey Ramone e compagni cantano un’esilarante versione punk di Happy Birthday su una base che sembra una fusione tra due dei loro più grandi successi: Blitzkrieg Bop I Wanna Be Sedated. Tutti i membri dei Ramones erano fanatici della serie fin dagli esordi e il batterista Marky Ramone (non tra i membri della formazione originaria, ma incluso nella band già dal 1978) ricorda questo cameo come uno dei momenti più importanti della loro carriera.

-3 WILLY, IL PRINCIPE DI BEL-AIR: “IT’S NOT UNUSUAL”, TOM JONES, 1993

Il saggio e scorbutico zio Phil, l’allegro e viziato cugino Carlton, il pungente maggiordomo Geoffrey e lo scatenato nipote Willy da Philadelphia: poche sitcom nella storia della televisione possono vantare personaggi così divertenti come questo popolarissimo show che lanciò la carriera di Will Smith. Fra le tante apparizioni di guest star nella serie, la più indimenticabile è sicuramente quella del cantante gallese Tom Jones nella parte dell’angelo custode di Carlton Banks (interpretato da Alfonso Ribeiro) nell’episodio 18 della terza stagione. Già dalla prima stagione era nota la passione di Carlton per Tom Jones e soprattutto per la sua canzone It’s Not Unusual sui cui amava esibirsi in una danza sfrenata di sua invenzione ancora oggi celebre come The Carlton Dance. In questo particolare episodio Tom Jones cerca di rincuorare Carlton dopo che aveva fallito un colloquio con l’università di Princeton e per rallegrarlo decide di duettare con lui proprio nella sua canzone preferita, cambiando però alcune parole del testo con dei riferimenti alla situazione.

-2 MIAMI VICE: “IN THE AIR TONIGHT”, PHIL COLLINS, 1984

Miami Vice negli anni ottanta non è stato solamente una spettacolo televisivo, ha rappresentato molto di più: ha dettato legge nell’ambito della moda maschile, delle automobili e della musica; è stata inoltre una delle prime serie a mettere in scena personaggi di tutte le varie etnie delle metropoli americane, sia nella parte dei buoni che in quella dei cattivi. La coloratissima e scoppiettante serie prodotta da Michael Mann segue le vicende della squadra antidroga di Miami, ma soprattutto dei suoi più abili detective, gli impavidi ed elegantissimi Sonny Crockett (Don Johnson) e Ricardo Tubbs (Philip Michael Thomas). La colonna sonora del telefilm è probabilmente la più grande raccolta di perle pop del periodo 1984-1988: molti artisti infatti facevano carte false per avere uno dei loro pezzi in Miami Vice e lungo il corso delle cinque stagioni appaiono varie star della musica, da Phil Collins a Mile Davis, non interpretando mai loro stessi ma solitamente dei narcotrafficanti o dei truffatori. La scena in questione, tratta dalla seconda parte dell’episodio pilota, è una delle più cupe ed emozionanti dell’intera serie: i detective Crockett e Tubbs si dirigono a bordo della loro fiammante Ferrari Daytona Spyder verso il porto di Miami per catturare il potentissimo narcotrafficante colombiano Esteban Calderone. La tensione dell’attesa viene scandita dalla splendida canzone In The Air Tonight di Phil Collins in sottofondo; lo stesso Phil Collins apparirà come attore in un episodio della seconda stagione e presterà altre sue canzoni alla serie. Questa scena anticipa in qualche modo alcune caratteristiche del noir moderno e ricorda l’intro del film di successo del 2011 Drive con Ryan Gosling.

-1 I SEGRETI DI TWIN PEAKS: “ROCKIN’ BACK INSIDE MY HEART/THE WORLD SPINS”, JULEE CRUISE, 1990

“Chi ha ucciso Laura Palmer?” Tra il 1990 e il 1991 persone di ogni età, completamente “rapiti” dalla trama e dall’atmosfera della serie di David Lynch, si ponevano questa domanda. I Segreti di Twin Peaks, come altre opere del regista David Lynch, non è collocabile all’interno di un genere preciso: l’atmosfera inquietante, sovrannaturale e talvolta grottesca ricorda quella dei film horror; i ritratti melodrammatici di personaggi che svolgono attività misteriose sono invece una parodia delle soap opera degli anni ’80. Ok, che Twin Peaks sia stata una serie rivoluzionaria capace di cambiare per sempre la televisione è chiaro a tutti, ma vi chiederete che ci azzecca una cantante ormai dimenticata come Julee Cruise al primo posto di questa classifica. È presto detto: il fatto straordinario è che questa cantante dalla voce eterea e suadente fu in pratica “inventata” da David Lynch stesso che scrisse i testi del suo primo album Floating Into The Night e dal geniale compositore Angelo Badalamenti, fedele collaboratore del regista dai tempi di Velluto Blu e autore della magistrale colonna sonora della serie. Il successo di Julee Cruise rappresenta la sublimazione del rapporto tra musica e serie TV: gran parte del suo successo infatti è strettamente collegato a Twin Peaks. In questa scena l’irreprensibile detective Dale Cooper si trova all’interno del club Roadhouse insieme ad altri noti personaggi della serie come Donna, James, la Donna Ceppo e Bobby; tutti quanti assistono ad un’esibizione di una cantante interpretata proprio da Julee Cruise mentre Leland Palmer, posseduto dal terribile killer Bob, sta uccidendo Maddy Ferguson. Una scena fortemente suggestiva, forse una delle più belle della serie, sicuramente impreziosita dal cameo di Julee Cruise.

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