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Muzak, Musica Non Richiesta

Prima di tutto ci terrei a ringraziare Franco Fabbri che attraverso il suo libro “Il suono in cui viviamo”, mi è stato di enorme aiuto.

Nel 1934 viene fondata negli Stati Uniti la Muzak Corporation, una compagnia americana che si specializza nella creazione di Musica da sottofondo.

Non pensate che le musiche delle grandi catene commerciali siano frutto di playlist scelte direttamente dai dipendenti, sono invece studiate a tavolino e sono spesso frutto di studi specifici. La Muzak Corporation si mosse a partire dagli studi di Psicologia della percezione musicale (Pratt, Seashore) studi che tra le altre cose influenzarono l’innovativo filone terapeutico della musica (Musicoterapia). La musica di “Sottofondo” è stata molte volte oggetto di critiche perchè ha come finalità quella di distrarre l’ascoltatore, eh si perchè la Società americana parte dall’idea-base che un ascoltatore pur inconsapevolmente può essere messo nelle condizioni svolgere determitate attività; la musica non comanda la mente certo, ma utilizzata nel giusto modo può avere dei risultati incredibili. Nei negozi di abbigliamento ad esempio viene utilizzata la musica per invogliare i clienti all’acquisto e per creare una generale euforia in modo da mantenere sempre eccitati gli ascoltatori che “passivamente” cambiano il loro stato d’animo.

La Muzak (d’ora in avanti indicherò in questo modo la musica di sottofondo), è generalmente creata a partire da melodie famose con incursione di pezzi attuali che riarrangiati con grande cura mette in risalto le linee melodiche un ritmo incalzante, e qualche silenzio stando sempre attenti che lo spettro frequenziale non superi gli 8000 Hz.

Abercrombie & Fitch fa leva sulle linee melodiche invasive, ritrovarsi inconsapevolmente a fischiettare un brano una volta fuori dal locale è praticamente cosa certa.

Sentire è la parola giusta perchè in questi negozi la musica non viene ascoltata con metodo, semplicemente passa attraverso il canale uditivo e si insidia come un tarlo all’interno del cervello.

Niente è lasciato al caso la Muzak ha l’intenzione di coprire quelli che sono i rumori fastidiosi udibili all’interno di una determinata situazione: in una hall di un albergo ad esempio, si vuole mettere nella condizione il cliente di sentirsi tranquillo senza i rumori esterni o particolari distrazioni, in un ascensore veloce a Dubai invece, la musica molto spesso viene utilizzata per distrarre dalla gravità e dal “peso” che potrebbe creare sensi di nausea e vertigini.

Molte volte questo “genere” di musica è stato confuso con la musica Ambient, invece sono due cose molto diverse con dei connotati facilmente distinguibili.

Brian Eno parla in questo modo della musica Ambient:

 « La Musica ambientale deve essere capace di conciliare più livelli di attenzione all’ascolto senza forzarne uno in particolare; deve essere tanto ignorabile quanto interessante. »

Non vanno assolutamente confuse poichè la musica Ambient racconta il luogo e la situazione che si crea al suo interno; racconta gli stati d’animo delle persone che lo vivono, con i momenti di eccitazione o di paura, euforia o solitudine senza tralasciarne alcuno a priori.

 

Scopo contrario invece quello della Muzak, chiamata anche con ironia “Musica d’ascensore” che ha la valenza di sopprimere gli stati d’animo negativi dei vari luoghi. Si vuole quindi, in maniera forzata, ovattare la reale esperienza per  rendere quel particolare momento spensierato e senza particolari distrazioni.

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