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“Le Radio Dance sono monotone”, provate a dirlo a CaSsa Bertallot

Ci sono 5 piccole condizioni che devono essere rispettate se volete leggere e vivere questo articolo. Ve le elenco subito, immediatamente, ma dato che siamo tutti di corsa e non si ha mai la testa su quello che si fa, è altrettanto importante che vi prendiate il vostro tempo.

Se non riuscite a rispettarle o non avete cinque minuti per ascoltarvi almeno qualche nota, salvate l’articolo tra i preferiti o salvatelo su Facebook (ora si può) e poi ci ritornerete quando stasera o domani avrete tempo. (La storia del “Non ho tempo”, con me non funziona).

Dovete ritrovarvi a rispettarle in blocco, è una Condicio sine qua non. Non si scappa.

  1. Vi deve piacere ascoltare.
  2. Vi deve piace ascoltare musica.
  3. Vi deve piace ascoltare bella musica.
  4. Vi deve piace ascoltare bella musica di diverso tipo.
  5. “OK, ma ogni tanto una Cassa ci vuole”.

Dai se siete arrivati a questo articolo non è impossibile superarle; bene ora che avete fatto 5/5 la sesta l’aggiungo io come se fosse un postulato. Cassa Bertallot vi piace. 6/6.

Vi piace anche nell’eventualità che non l’abbiate mai ascoltata, è sicuro. Musica elettronica come difficilmente se ne sente in radio. Se siete alla ricerca di un programma che non si prende troppo sul serio e preferisce dare una bella vetrina a canzoni interessanti e con un senso, allora siete arrivati nella zona giusta. Albi e Marco, mi hanno ospitato per una puntata della “Cassa”, c’era tra gli altri anche un ospite simpatico, Not For Us con il quale avevamo scambiato due paroline qui.

La ricerca di un filo sottile che unisca le canzoni, c’è e si sente con il passare della puntata. C’è uno sviluppo che aiuta la fruizione e fa in modo che le canzoni vengano ascoltate, raccontate e capite nel migliore dei modi. È un po’ come la seta di Baricco, c’è e si percepisce, ma quasi non si vede.

La scelta dei brani non è banale e non vi dovete aspettare una classifica, ci sono artisti elettronici di ogni tipo e spesso viene dato spazio a remix di artisti non troppo famosi, insomma se merita ne vale la pena. La banalità delle radio e dei programmi Dance che a ciclo continuo passano le stesse tracce, qui non esiste. Non vi fidate? Questa è la puntata e qui sotto la relativa playlist, se trovate una selezione del genere in altri programmi radio mi fate gentilmente sapere; e ne ho presa solo una notate bene, se scorrete nell’archivio c’è la stessa qualità.

Puntata:  CASSA BERTALLOT 25/11.

Scaletta:

Dirty two – Last Night
Daft Punk – Voyager
Beastie Boys vs Daft Punk – Ch-Check It Out (Coins “Daft Science” Remix)
Black Loops – Feel The B (Carlo Remix)
Eats Everything – Rita’s E
Mstrkrft – Party Line (Mr. Oizo Remix)
Underworld – Bruce Lee (The Micronauts Remix)
Herbert – Downgrade
Dj Lag – 16th Step
FiloQ – Unkle Brush
Anoop – Uphill Riddim
Vanessa Michaels ft. Jackson Breit – Like That
Not For Us – Knit Me A Coffin
Astrid SHurt So Good (Not For Us Remix)
Not For Us – Maria I’m Drunk
Not For Us – Vincent

 

Questo vuol dire che “Albi e Riga” hanno il format perfetto? No, semplicemente vuol dire che si impegnano a cercare musica bella, e usano la radio come un mezzo di diffusione. La stragrande maggioranza delle radio canoniche non lo fa, qui su YMW parliamo da tempo di questo piccolo problemino e abbiamo citato mille esempi di stazioni radiofoniche che ormai non sanno nemmeno cosa sia “Fare la Radio”. Di solito sono abituato a partire dall’astratto per arrivare al particolare, questa volta invece siamo partiti subito della puntata, dal particolare; è necessario però parlare del contenitore che permette a Cassa Bertallot di esistere. La radio di Alessio, Casa Bertallot, è stata ampiamente raccontata in questo articolo. Questa volta avendoci messo realmente piede parleremo di sensazioni. Le sensazioni che emergono quando si entra in un posto calmo, che è costruito a contatto diretto e su misura con la musica, sono sicuramente suggestive. Un ingresso colmo di vinili ed un pianoforte che chiede di essere suonato. Una regia tenuta da dj Fiore che fornisce, in questo caso a Marco ed Albi, il supporto e i brani per affrontare la diretta. Uno spazio calmo dentro Milano, dove anche la luce non invade e lascia spazio alla creatività

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Ma il punto 5? Il punto 5 è la Cassa, e se avete ascoltato almeno una puntata sapete che con Albi e Marco, quando serve, non sia ha paura di spingere il piede sull’acceleratore. Un programma divertente, ironico e senza troppe pretese concettuali, che però fornisce una grande scelta musicale che varia tra Dance/House e mille generi che ruotano intorno alla musica elettronica che si balla. Il tutto selezionato con gusto e attenzione; e poi che chicche ragazzi, un programma senza chicche non mi dice nulla. Cassa Bertallot è pieno di chicche. Propongo un jingleNo chicche no party” poi fate voi.

 

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