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Houston, Abbiamo un Problema

Ieri sono andato al Cinema a vedere il nuovo film di Christopher Nolan: INTERSTELLAR.
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Potremmo discutere di aspetti cinematografici in lungo e in largo ma YMW non si riserva di parlare di pellicole (almeno per ora) quindi l’attenzione per oggi è tutta sull’intrigante colonna sonora dell’opera.. ok?

Bene, parliamo di Hans Zimmer, compositore orchestrale tedesco “hollywoodianizzato”, autore di grandissime opere come il Re leone (1994) e il Gladiatore (2000) che tutti noi conosciamo bene.

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Recentemente, è tornato a far parlare di se scrivendo per la serie di film Pirati dei Caraibi, il Cavaliere Oscuro ed infine Inception, tutte creazioni altamente caratterizzate dalla propria colonna sonora. Zimmer maestro di sintetizzatori e musica elettronica, essendosi già occupato del remake di Batman e del SognoNelSognoNelSogno per regista-produttore Nolan è stato richiamato al lavoro per questa nuova odissea interstellare.

Se siete stati abituati all’accostamento musica classica e pianeti su sfondo nero pece, che è sempre stato un must della stesura su pentagramma per questo genere, verrete gentilemente sorpresi da una brillante miscela di suoni di sintesi, uniti all’ormai sentita tipica musica da moving picture.

Zimmer, veterano del campo, non delude gli ascoltatori e architetta un predominante accompagnamento sonoro sin dalla prima scena, accentuando ogni momento con la giusta dose di intensità e ottoni. I passaggi di questo viaggio stellare permettono l’immersione completa nella scena e trasportano direttamente dalla poltrona su cui si è seduti nel buco nero del film (whoops spoiler).

Dopo l’intervallo ha inizio una rampa di tensione, che fa breccia nella poesia trascendente del primo tempo. La forza con cui il compositore costruisce e stressa la linea temporale del film è di magistrale creazione. Intervengono le grandi percussioni, gli archi ma soprattutto tromboni, corni e tube che letteralmente smuovono il corpo dell’ascoltatore per mezzo di vibrazioni dell’aria. STOP. Per un attimo si torna al misterioso e poetico vibe della storia, un synth in lontananza stile glass harmonica, ricco di riverbero, ci ricorda il tema principale e ci trasporta nella scena clou.

La dove non vi è suono (perché spazio è privo d’aria), la soundtrack deve necessariamente essere in grado di fornire l’adeguando carico emotivo per l’utente in sala, in assenza di effetti sonori. Nel caso di Interstellar questa operazione riesce brillantemente.

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Con l’avvento della computer music, la capacità di creare e perfezionare composizioni è divenuta alla portata di tutti noi (ovviamente se un po’ smanettoni).

Un tempo era necessario che compositore, orchestratore, interprete, studio di registrazione, addetto al mixaggio e al mastering fossero entità scisse l’una dall’altra, per motivi sia tecnici che di competenze e di carico di lavoro.

Oggi al contrario si è in grado da soli di ricoprire ogni aspetto della creazione di una colonna sonora comodamente nel proprio studio di casa… e senza disturbare troppo i vicini!

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In questo caso, dovendo trattare un’elevata quantità di musica elettronica questo processo è stato maggiormente vantaggioso, ma in modo analogo, si puo lavorare anche su composizioni orchestrali stile classico, come è ad esempio avvenuto per il film Avatar di James Cameron. Per accompagnare i nativi blu il compositore James Horner ha steso tutte le proprie idee registrandole direttamente sul computer, poi ne ha estrapolato gli spartiti e ha fatto suonare l’orchestra vera e propria.

Hans Zimmer ha suonato ogni nota della proprio composizione con la propria tastiera MIDI e relativi suoni campionati, in aggiunta ai sintetizzatori, e a qualche parte strumentale di natura complessa che è stata rifatta piu avanti da performer di specifici strumenti.

Qui vorrei però fermarmi ad una nota negativa, non sono l’unico ad aver sentito una certa somiglianza tra l’OST di Interstellar e il lavoro di Philip Glass per il film senza dialoghi Koyaanisqatsi del 1982 quando era ben piu complesso costruire certi tipi di sonorità con gli strumenti a disposizione del tempo…. Siamo in presenza di una citazione in onore di un grande della musica come Glass oppure di una sfumata perdita di originalità? Lascio a voi la ricerca di una risposta….

Intanto, consiglio a tutti di ascoltare la nuova creazione di Hans Zimmer per il film Interstellar che uscirà il 18 Novembre su iTunes e magari fate anche un salto al Cinema!

https://itunes.apple.com/us/album/interstellar-original-motion/id932220056

Ps: se cercate su youtube si possono già ascoltare alcune tracce della colonna sonora.

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